Garramone Maria Teresa… Detta Marisa

Garramone Maria Teresa… Detta Marisa! Ebbene sì, fin da piccolina questo è stato il mio nome. Ho esercitato la professione di architetto d’interni per oltre 40 anni, entrando nelle case di tantissimi “clienti – amici”, instaurando subito un rapporto di stima e fiducia reciproca. Questa mia professione non mi ha precluso la mia passione per la pittura e l’Arte, sempre al centro dei miei pensieri.

È proprio da qui che intendo ripartire. Una nuova avventura che mi possa portare al timone di questa tanto pensata e agoniata Arte. Una parola utilizzata da tanti.. ma a mio parere che pochissimi ne conoscono il vero significato. Sono del parere che chi ne fa davvero dell’arte la propria professione senta il vero valore. Gli artisti sono dei prescelti… Hanno un potere enorme .

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Attraverso l’arte si possono usare linguaggi diversissimi e utilizzare performance per denunciare e mettere sotto i riflettori situazioni, testimonianze sulla nostra quotidianità. È da parecchi anni che interagisco con tante associazioni astigiane e non, coinvolgendo artisti in eventi tradizionalmente solo per alcuni settori. Il mio fiore all’occhiello è senz’altro Passepartout en hiver in collaborazione con la biblioteca Astense Giorgio Faletti. Sono riuscita a convincere e a far riconfermare da oltre 10 anni l’inserimento di pittori che hanno l’intento di interpretare con la propria Arte i vari testi di scrittori e relatori che si susseguono tutte le domeniche invernali. È un continuo susseguirsi di emozioni visive e parole. Nel tempo sono stati trattati gli argomenti più diversi: un confronto a colori, parole e pennellate. Ecco, è cosi che intendo promuovere l’arte.

I miei progetti per l’Arte

Sicuramente uno spazio permanente dove poter coinvolgere iniziative culturali, non solo pittoriche. Asti ha tantissime situazioni da troppo tempo in stallo, con molte problematiche. Come sempre confido nella grande potenza e nella forza che l’Arte sa dare. L’Arte dà equilibrio, ciò che amiamo spesso ci attrae perché ci dà quello che ci manca, controbilancia quello che siamo. L’arte migliora la vita.

I musei sono spesso affollati, le gallerie d’arte anche. L’arte è sempre inclusiva, è in grado di unire: musica, scultura, poesia, cinema pittura. L’Arte per sua natura non separa ma integra. C’è interazione, dialogo. Trovo che l’arte sia un’opportunità per riflettere su se stessi e sul mondo che ci circonda. Proprio nelle ultime mostre che ho curato a Palazzo Ottolenghi, ho invitato i ragazzi del Liceo Artistico. C’e stata subito un’interazione tra la “ vecchia” e la nuova generazione.

Uno spazio dove rilassarci, come si fa con la musica, imparando a usarla nel modo più corretto, come una fonte costante di sostegno e incoraggiamento per migliorare noi stessi. In questo momento nella mia città ci sono un Liceo Artistico (che io stessa ho frequentato ), due Accademie di belle arti e il Castigliano con corsi di moda. Sono dei contenitori con potenziali artisti che vengono formati per poi intraprendere la carriera artistica. Stare vicino ai ragazzi, dar loro una concretezza lavorativa futura è uno dei miei intenti. Per fare si che questo progetto funzioni ci vogliono due requisiti fondamentali: uno spazio adeguato e grande motivazione.. E io ne ho in abbondanza! 

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